…non ti trovi dove il tramonto ti ha lasciato. Senza una continua aspirazione verso l’Alto l’uomo degrada verso il basso. Non si può restare fermi: o si sale o si scende. (Dal Libro di Draco Daatson)
L’essere umano è sotteso tra cielo e terra, tra due forze
che agiscono su di lui per attrarlo in direzioni opposte: l’una verso la
materialità, la carnalità, l’altra verso il cielo.
Dove ti trovi tu che mi leggi? Quale direzione evolutiva
stai seguendo? In questo momento è molto importante porsi queste domande
perché ora sul pianeta le forze che attraggono verso l’alto o verso il basso
sono particolarmente forti (vedi anche il post del 31 luglio “Il Regno e la
geenna”).
Il Signore Gesù Cristo, colui che più di altri ha impregnato
della forza che spinge verso il cielo il pianeta terra, ci chiama a sé, ci
invita caldamente a osservarci per vedere di riconsiderare le nostre priorità,
i nostri obiettivi. Sa che viviamo incarnati e lui sa bene cosa questo
significhi; non ci sta suggerendo di essere per forza asceti o santi, ma
semplicemente di scoprire se stiamo vivendo totalmente immersi nell’identificazione
della personalità, in ciò che la Bibbia definisce “il mondo”, o se invece
sappiamo di essere anima, e quindi in ciò che le Scritture chiamano “il Regno”.
Essere umani incarnati è in realtà un’esperienza
meravigliosa, ma se non aspiriamo a elevare la nostra spiritualità degradiamo
inevitabilmente verso il basso, non solo perdendo i precedenti privilegi
spirituali acquisiti ma anzi impregnandoci sempre più dei desideri più carnali,
quelli chiamati “I sette peccati capitali” dalla chiesa d'occidente o “Le otto passioni” dalla chiesa d'oriente.
H. Bosch: I sette peccati capitali |
La Filocalia (lett. “amore del bello”) è un libro
straordinario, una raccolta di numerosi scritti di santi e padri della chiesa.
Fino a pochi anni fa non ero a conoscenza dell’esistenza di questi testi; poi,
dopo un lungo periodo trascorso in un monastero greco-ortodosso, ho cominciato
a leggerli, anzi a meditarli. Bisogna dire che si tratta di libri scritti molto
tempo fa e il loro contenuto può irrigidirci se, anziché leggerli con un
approccio di tipo cardiaco, li consideriamo solo con la mente. Molti degli
autori inclusi nella Filocalia conducevano una vita particolare, alcuni in
totale isolamento praticavano una sorta di ascetismo estremo. Forse alcuni
avevano fatto una scelta che col tempo risultò negativa: intendo dire che
probabilmente fuggendo dal mondo e odiandolo non avevano fatto altro che
rafforzare quelle tendenze carnali da cui tentavano di fuggire. Probabilmente altri erano addirittura
diventati pazzi nel loro cammino catartico.
E’ chiaro che il cammino evolutivo dell’umanità è andato
avanti e ora sappiamo bene di non dover fuggire le tendenze della nostra
personalità ma dobbiamo fare un lavoro di alchemizzazione di esse; ogni nostra
caratteristica, ogni tendenza, è una qualità in divenire. Ogni parte di noi va
conosciuta, amata e spiritualizzata.
Ad esempio uno dei cosiddetti peccati capitali, o delle otto passioni, è quella che
dagli antichi fu chiamata “gastrimargia”, la gola; io sono sicuro che questo è attualmente
uno dei modi più impiegati dalle creature spirituali dell’ombra per tenerci
legati alla terra e impedirci di salire verso l’alto. La Filocalia spiega molto
bene che se non si corregge il problema di un corpo che insegue i piaceri della
gola, presto compaiono inevitabilmente altri problemi, prima fra tutti la
lussuria.
Come molti di voi sanno ho alle spalle 25 anni di esperienza
col cibo; ho avuto modo di osservare centinaia di persone (e soprattutto me
stesso) con un difficile rapporto col cibo.
Per molti il cibo è l’unico modo per provare piacere: le
loro relazioni sessuali sono inesistenti o disastrose, si sentono insoddisfatte
della vita, credono insomma di essere vittime di un destino crudele. Allora si
dedicano alla oralità, alla ricerca del piacere più antico dell’uomo che,
appena nato, si attacca al seno della madre succhiandolo avidamente.
Ma, come dico nel mio libro “Io sono un’anima”, se la tavola
è l’unico piacere della nostra vita siamo veramente nei guai!
Enrico D'Errico
Enrico D'Errico
……continua nel prossimo post “Ho fame di Dio”.
Consiglio caldamente
di leggere:
- i testi della Filocalia, Piero Gribaudi Editore
(alcuni di essi sono rintracciabili in rete http://digilander.libero.it/benparker/FILOCALIA/Filocalia.htm)
e altri tre libri di insegnanti da me molto amati, e cioè
Jean Yves Leloup (http://www.jeanyvesleloup.com/index.html
)
e Alphonse e Rachel Goettmann ( http://www.centre-bethanie.org/
)
I libri sono
- L’Esicasmo. J. Y. Leloup. Gribaudi
- Preghiera di Gesù, preghiera del cuore. A. e R. Goettmann. Gribaudi
- Le malattie dell’anima. A. e R. Goettmann. Ed.
Qualevita